PERCHÉ

Il consumo di suolo in Italia, non va letto solamente come un problema ambientale, ma soprattutto come una consolidata incapacità imprenditoriale di comprendere l’importanza d’investire sulla qualità architettonica anziché in opere di mera edilizia.
Consci della pochezza architettonica profusa nelle nostre città, abbiamo deciso di promuovere progetti di riqualificazione con lo scopo di dimostrare che l’architettura di qualità è un buon affare.


Il progetto REthinkING REbuildING è pensato per operare in un processo di rigenerazione urbana in cui edifici dismessi, aree degradate, vuoti urbani vengano ripensati così da ricucire porzioni di territorio urbano che spesso rappresentano una criticità ambientale, economica e sociale. Questa trasformazione operata con attenzione, qualità architettonica e relazione con il contesto permetterà al progetto di contribuire alla crescita di una coscienza collettiva sulla importanza della riqualificazione quale strumento per migliorare la qualità della vita dell’intera comunità.

Un impegno alla lotta del consumo indiscriminato di suolo che ha creato vero e proprio caos, orrori urbani e sociali piuttosto che sviluppare e migliorare il territorio in cui viviamo.


Il programma REthinkING REbuildING prevede l’impegno da parte dell’investitore di sostenere economicamente un intervento pubblico, da donare alla comunità del Comune in cui è stato realizzato il proprio investimento. Adottare un progetto o esserne promotore è un atto d’amore e di buon senso verso la qualità della nostra vita: un invito a soffermarsi ad osservare ciò che ci circonda e pesare l’operato dell’uomo.

Sogniamo di creare una comunità consapevole dell’importanza di tutelare il bene comune e la necessità di trovare soluzioni sostenibili ai problemi ambientali.
REthinkING REbuildING promuove la rigenerazione urbana come azione attiva di investitori, amministrazione pubblica e società civile per la valorizzazione del proprio territorio nel rispetto dell’ambiente e delle sue bellezze.

REthinkING REbuildING è promotore di progetti di architettura sostenibile capace di limitare l’impatto ambientale attraverso modelli di architettura di qualità, in grado di ridurre i consumi energetici migliorando la salute e il comfort ambientale: nuovi modelli di edifici che guardano al futuro del pianeta senza arrecare danno all’ambiente. Progetti di ogni scala per ridisegnare lo skyline dell’Italia.


Estratti dallo Statuto

a)  L’associazione è apolitica e non ha scopo di lucro.

b)  Durante la vita dell’associazione non potranno essere distribuiti, anche in modo indiretto, avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale.

c)   L’associazione ha per finalità la creazione di una coscienza sull’importanza della qualità architettonica come strumento per migliorare la qualità della vita nelle città. Come principio cardine, tale proposito verrà sviluppato attraverso la riduzione di consumo del suolo, consentendo una rigenerazione urbana del patrimonio esistente con metodi costruttivi sostenibili ed eco-compatibili volti alla creazione di qualità e di valore.

d)  L’associazione si prefigge l’obiettivo di sviluppare una coscienza civica, volta ad apportare un rafforzamento del senso di comunità locale (sia tale un comune, o municipio di una grande metropoli) attraverso le buone pratiche di progetti di rigenerazione urbana.

e)  In particolare, l’associazione istituirà un sistema di certificazione volto a riconoscere l’impegno profuso di enti pubblici o privati, associazioni, individui, fondazioni o aziende, che si impegneranno nello sviluppo di progetti di reale valore architettonico, utilizzando gli standard istituiti dalla presente associazione. Tali standard mireranno ad essere un riconoscimento di qualità, eccellenza a difesa del territorio e del patrimonio urbano ed agricolo.

f)   Per il miglior raggiungimento degli scopi sociali, l’associazione potrà, tra l’altro, organizzare seminari, eventi e assegnazione di premi.

g)  L’associazione è altresì caratterizzata dalla democraticità della struttura, dall’elettività e gratuità delle cariche associative e dalle prestazioni fornite dagli associati e dall’obbligatorietà del bilancio; si deve avvalere prevalentemente di prestazioni volontarie, personali e gratuite dei propri aderenti e non può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo se non per assicurare il regolare funzionamento delle strutture o qualificare e specializzare le sue attività.

h)  L’associazione si impegna a garantire lo svolgimento delle assemblee dei propri iscritti tesserati al fine di nominare il loro rappresentante con diritto di voto nelle assemblee.